I vari tipi di ambulanze
In base al loro impiego, si possono distinguere tre tipi di ambulanze: da soccorso, da soccorso avanzato e da trasporto. Ciascuna tipologia deve rispettare dei requisiti di sicurezza ben precisi, dettati da regole e normative europee, nazionali e regionali, che vengono regolarmente aggiornate per migliorare e garantire il trasporto ottimale del paziente e la massima efficienza dell’equipaggiamento.
Obbligatoriamente, ogni ambulanza deve avere, indipendentemente dal suo utilizzo:
- barelle;
- torce;
- estintori;
- DPI (dispositivi di protezione individuale: mascherine, occhiali, guanti ecc.)
- ossigeno;
- presidi per la gestione del paziente infortunato (barella cucchiaio, cinghie per l’immobilizzazione, tavola spinale) e per le vie aeree (pallone autoespansibile e maschere);
Ma analizziamo adesso quali sono le differenze principali tra i vari tipi di ambulanza.
Ambulanza da trasporto
L’ambulanza da trasporto è equipaggiata con le attrezzature idonee ad assistere soggetti che non si trovano in condizioni critiche durante il tragitto e presenta solo i dispositivi di base elencati precedentemente.
Può adattarsi alle esigenze del paziente e al personale di bordo, capita spesso infatti che le ambulanze siano equipaggiate con termoculle e con dispositivi di trasporto per bambini.
Ambulanza di soccorso
L’ambulanza di soccorso serve a fornire il sostegno di base alle funzioni vitali di pazienti in condizioni critiche, e include dispositivi come defibrillatori e tutti i macchinari che servono al personale per monitorare efficacemente i parametri vitali del paziente e per la somministrazione di fluidi e uno zaino con il materiale utilizzabile al di fuori dell’ambulanza per rendere più comodo e sicuro l’intervento sul paziente.
Inoltre, è possibile trovare maschere per l’ossigenoterapia, cannule nasofaringee e kit per interventi di emergenza per la gestione delle ustioni, parto extraospedalieri e amputazioni.
Ambulanza di soccorso avanzato
L’ambulanza di soccorso avanzato presenta le attrezzature necessarie per l’intervento e il monitoraggio delle funzioni vitali di pazienti in condizioni critiche. In aggiunta a tutti i presidi presenti nell’ambulanza di soccorso, questa ambulanza presenta anche monitor multiparametrico, macchinario per la defibrillazione manuale ed elettronica e macchinario per trasmettere l’Ecg a 12 derivazioni.
Sono inoltre presenti tutti i dispositivi per la gestione delle vie aeree, anche sovraglottici e avanzati oltre a flebo e farmaci di emergenza, respiratori polmonari per la ventilazione e l’ossigenazione del paziente.
Le normative per le ambulanze di soccorso e di trasporto
La normativa nazionale di riferimento per la definizione e gestione delle ambulanze è il D.M. n°553 del 17 dicembre 1997, meglio conosciuto come “Normativa tecnica e amministrativa relativa alle autoambulanze” che sancisce l’impiego di due categorie principali di ambulanze:
- ambulanza di tipo A, adibita al soccorso e attrezzata per il trasporto di infortunati o infermi, dotata dell’equipaggiamento essenziale di assistenza per i malati e i principali dispositivi salvavita;
- ambulanza di tipo B, adibita al trasporto di malati e infermi con dotazione eventuale dell’equipaggiamento per l’assistenza.
Vi è poi un ulteriore decreto ministeriale, il D.M. n°487 del 20 novembre 1997, inerente alla “Normativa tecnica ed amministrativa alle autoambulanze di soccorso per le emergenze speciali”.
Le ambulanze per le emergenze speciali sono denominate di tipo A1 e sono adibite al trattamento avanzato e al monitoraggio dei pazienti in condizioni critiche e devono rispettare dei requisiti più rigidi per il primo soccorso dei pazienti.
